“Non c’è una ricetta uguale per ogni ragazzo, l’importante è rispettare i loro tempi”: con queste semplici ma profonde parole Lucia ci spiega l’essenza del progetto Live – straordinaria quotidianità, che promuove la convivenza abitativa di giovani e adulti con disabilità nel Villaggio Solidale, a Lurano, piccolo comune in provincia di Bergamo.
Un progetto cucito su misura, come un abito di sartoria, perché ogni ospite ha il suo carattere, le sue necessità, le sue paure. E’ così che si costruisce un pezzo di vita, un futuro fatto di autonomie ed esperienze in comunità.
Lucia è una delle educatrici del Villaggio Solidale e qui ci racconta come si costruisce questo percorso.
Come inizia il progetto di autonomia?
“L’idea è di avvicinare gradualmente i ragazzi all’autonomia. Il primo passo è il progetto start-up che prevede esperienze durante i sabati o le domeniche. Piccoli gruppi di ragazzi si incontrano per fare attività di tempo libero ma senza la presenza della famiglia. Si iniziano a sperimentare anche le dimensioni dell’autonomia, ad esempio durante un laboratorio di cucina, si ragiona sugli ingredienti che servono, vanno a fare la spesa, poi c’è da lavare ciotole, piatti, tutto ciò che si è usato in cucina. Ciò permette anche agli educatori di osservare i ragazzi e capire se questa realtà può funzionare per loro.
Quando i ragazzi iniziano la convivenza?
Non c’è un numero fisso di incontri, bisogna vedere come reagiscono i ragazzi. C’è poi il secondo step, la palestra autonomia, ovvero i weekend trascorsi nell’appartamento. Ora abbiamo due ospiti, Emil e Marcello. Arrivano il sabato mattina e terminano il weekend il lunedì mattina. Vivono nell’appartamento, fanno attività sul territorio e convivono con gli altri coinquilini, Sandro e Fabio.
Quali sono le preoccupazioni maggiori?
Capita che arrivino ragazzi con urgenza, perché è successo qualcosa in famiglia, un genitore sia mancato o in ricovero, quindi è necessario tamponare l’emergenza. Si fa un po’ più fatica a fare l’avvicinamento ma si fa. Il nostro progetto è proprio quello di avvicinarsi alla nuova realtà in maniera graduale per arrivare pronti. Ci sono famiglie che sono più pronte e altre con cui bisogna andare più piano, perché devono rendersi conto che il figlio diventa grande e che loro non riescono più a prendersene cura totalmente. Per noi l’aspetto fondamentale rimane il rispetto dei tempi del ragazzo.
Il progetto Live – straordinaria quotidianità si impegna quotidianamente ad attuare progetti di convivenza abitativa rivolta a giovani e adulti con disabilità, per offrire le migliori opportunità per il loro futuro.
Il Villaggio Solidale è un progetto legato al ‘Dopo di Noi’, un progetto di vita e di inclusione sociale per favorire l’autonomia delle persone con disabilità e costruire un futuro sereno quando il supporto familiare si ridurrà o verrà a mancare.
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